Decreto rilancio: tutte le misure

Dalla bozza circolata nei giorni scorsi emergono numerose misure a sostegno di famiglie, imprese e lavoratori che saranno presenti nel prossimo Decreto Rilancio

sveglia che segna tempo di rilancio

Mancano pochi ritocchi all’attesissimo provvedimento con cui il Governo si appresta a rispondere alle esigenze di un’Italia che si è dovuta fermare a causa dell’epidemia da Coronavirus, con non pochi strascichi spesso drammatici per lavoratori, famiglie e imprese (v. bozza sotto allegata).

Cosa c’è nel decreto rilancio (ex decreto maggio)

Il decreto legge è stato ribattezzato “Decreto Rilancio“: si tratta dell’ex “decreto aprile” poi transitato a maggio e per questo definito inizialmente “decreto maggio”. Il tempo trascorso ha fatto “lievitare” esponenzialmente la mole di misure che saranno adottate per fronteggiare la crisi e serviranno a promuovere una ripartenza del paese.In campo ci sono 55 miliardi di euro e molte iniziative, ma su alcune è ancora in corso il dibattito tra le forze politiche per trovare una “quadra” e risolvere eventuali discordie non essendosi ancora registrata una maggioranza unanime.

Nell’attesa del provvedimento definitivo, ecco le novità che emergono dalla bozza recentemente circolata e che in oltre 770 pagine traccia il percorso per il rilancio dell’economia italiana e a sostegno di famiglie, imprese, lavoratori e professionisti. Si evidenzia, però, come molte misure potrebbero mutare in virtù del parere della Ragioneria.

Le misure per lavoratori e famiglie.

Per quanto riguarda la Cassa integrazione dovrebbe giungere la proroga del trattamento, ma è ancora discusso il periodo: l’idea è quella di aggiungere ulteriori 9 settimane a quelle già previste. Si incrementerebbero, inoltre, le risorse destinate al sostegno al reddito e andrebbe anche a semplificare la procedura.Ancora, il D.L. dovrebbe ampliare il periodo durante il quale sono preclusi i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, mentre le procedure pendenti verrebbero sospesi per 5 mesi, anziché i 60 giorni previsti dal D.L. Cura Italia. In arrivo anche la possibilità per il datore di lavoro di revocare l’eventuale licenziamento purché faccia richiesta di cassa integrazione salariale in deroga. Probabile anche la proroga della Naspiper due mesi per chi ha l’indennità in scadenza.

Bonus autonomi

Sarà erogata anche per il mese di aprile l’indennità di 600 euro in favore dei soggetti già destinatari dell’indennità nel mese di marzo (professionisti e lavoratori co.co.co., lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago, lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali).Inoltre, in presenza di determinate condizioni (tra cui l’aver cessato la propria attività o aver subito una comprovata riduzione di almeno il 33% del fatturato), per il mese di maggio tale indennità potrebbe essere incrementata fino a 1.000 euro.Il beneficio, inoltre, dovrebbe essere esteso per i mesi di aprile e maggio anche ad altre categorie di lavoratori inizialmente escluse.

Bonus colf e badanti a 600 euro

A sostegno dei lavoratori domestici sarà introdotta un’indennità mensile per i mesi di aprile e maggio, destinata in particolare a coloro che, non conviventi con i datori di lavoro, abbiano subito una riduzione dell’orario superiore al 25%. L’importo sarà di 400 o 600 euro in base alla durata settimanale dei contratti di lavoro.

Bonus baby sitter

Confermato e “potenziato” il c.d. bonus baby sitter per venire incontro ai genitori che torneranno a lavorare mentre le scuole rimarranno chiuse (v. Decreto rilancio: raddoppia il bonus baby sitter).Nel dettaglio, il bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting potrebbe passare da 600 a 1.200 euro e potrà essere utilizzato anche per l’iscrizione ai servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socio educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia. Il bonus baby sitting in favore del personale sanitario salirebbe, invece, da 1.000 a 2.000 euro.Inoltre, per contrastare la povertà educativa si punta anche a stanziare fondi ai comuni destinati a potenziare i centri estivi diurni (anche privati) destinati ad accogliere bambine e bambini di età compresa tra 3 e 14 anni.

Smart working

Il testo si sofferma anche sullo smart working e prevede che i genitori lavoratori dipendenti del settore privato, con almeno un figlio a carico minore di anni 14, si vedranno riconosciuti il diritto al lavoro agile a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione.La prestazione lavorativa in forma agile potrà essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dal datore di lavoro.

Reddito di emergenza

Rimane ancora particolarmente controverso il c.d. reddito di emergenza che spetterà alle famiglie che non percepiscono alcuna delle indennità previste sinora. Nel dettaglio, il Rem, da un minimo di 400 euro ad un massimo di 800 euro mensili e calcolato sulla base di appositi indicatori, dovrebbe spettare, tra le altre cose, se si ha un ISEE inferiore a 15mila euro.Uno degli snodi più intricati riguarda il periodo di fruizione (due o tre mesi circa).Il Rem potrebbe, invece, essere concesso ad eventuale integrazione del Reddito di Cittadinanza.

Le misure per la casa

Nella bozza si parla anche di un “superbonus” per le ristrutturazioni, tuttavia il rischio è che tale misura possa sfumare a causa dei costi troppo alti (leggi anche: Decreto rilancio: Ecobonus e Sismabonus al 120%).Si tratta si un’agevolazione straordinaria che alzerebbe al 120% la soglia delle detrazioni spettanti per le spese sostenute per la riqualificazione energetica, per le misure antisismiche e per l’installazione di impianti fotovoltaici sostenute fino al 31 dicembre 2021.

Le misure per il turismo: il bonus vacanze

Tra i settori maggiormente colpiti dall’emergenza epidemiologica emerge sicuramente quello turistico. Per promuovere il turismo in Italia, dovrebbe essere introdotta una “tax credit vacanze” destinata alle famiglie con reddito ISEE non superiore a 35mila euro che si potrà utilizzare (dal 1° luglio al 31 dicembre 2020) per pagare i servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico-ricettive.L’importo sarò variabile e parte da da 500 euro per nucleo familiare, che passano a 300 euro per i nuclei composti da due persone e scende a 150 euro per i nuclei composti da una sola persona. Il credito sarà fruibile per il 90% sotto forma di sconto e per il 10% come detrazione.Per sostenere i lavoratori stagionali potrebbe arrivare un’indennità. per ciascuno dei mesi di aprile e maggio 2020, di 800 euro, mentre per favorire la ripresa dei flussi turistici in ambito nazionale è allo studio un “Fondo per la promozione del turismo in Italia” con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2020.Infine, si pensa anche a riconoscere un credito d’imposta pari al 60% dell’ammontare annuo del canone di locazione di immobili strumentali allo svolgimento dell’attività imprenditoriale turistico ricettiva e termale o dell’importo annuo pagato dal gestore dell’attività a titolo di corrispettivo per l’affitto d’azienda.

Le misure per la scuola

Il D.L. punta a incrementare di 331 milioni di euro, per l’anno 2020, il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, per la sicurezza e protezione delle istituzioni scolastiche ed educative. Le risorse saranno utilizzate per realizzare, secondo le specifiche esigenze di ciascuna istituzione scolastica ed educativa, per “interventi di acquisto di servizi professionali per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per la didattica a distanza e per l’assistenza medico sanitaria e psicologica, per l’acquisto di materiale di protezione e igiene e servizi di lavanderia, per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti”.Gli interventi dovranno essere realizzati entro il 30 settembre 2020 altrimenti le risorse non utilizzate verranno versate alle entrate dello Stato per essere riassegnate ad altre istituzioni educative e scolastiche per le medesime finalità.Previsto anche lo stanziamento di 39,2 milioni di euro per assicurare alle istituzioni scolastiche statali e paritarie, nell’ambito delle attività in presenza connesse all’espletamento dell’esame di stato per l’anno scolastico 2019/2020, di effettuare interventi di pulizia.

Trasporti, cultura e altre misure del decreto rilancio

Tra le altre misure rilevano anche quelle per la cultura, la mobilità sostenibile e l’editoria.

Bonus biciclette e monopattini elettrici

Particolare attenzione è rivolta alla mobilità sostenibile per evitare assembramenti. Il D.L. Rilancio potrebbe introdurre un bonus fino a 500 euro per chi acquista biciclette, anche a pedalata assistita, e veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheel.Per i pendolari che non hanno potuto e non potranno utilizzare i mezzi di trasporto in ragione degli eventi emergenziali potrebbe arrivare il rimborso degli abbonamenti acquistati per viaggiare su ogni mezzo di trasporto.

Cultura

Per quanto riguarda il settore cultura, la bozza prevede di istituire un “Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali” con una dotazione di 150 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura non appartenenti allo Stato, alle Regioni e agli altri enti territoriali. Il Fondo dovrebbe anche ristorare le perdite derivanti dall’annullamento, in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli, fiere, congressi e mostre.

Editoria

La bozza presenta anche un pacchetto di misure per l’editoria, a partire dall’innalzamento, per il 2020 al 50% dell’importo massimo dell’investimento in campagne pubblicitarie ammesso al credito d’imposta introdotto, in regime straordinario, dal D.L. n. 18 del 2020.Allo studio anche un “bonus” di 500 euro una tantum per gli edicolanti che durante il lockdown sono rimaste aperte, nonché un credito di imposta, spettante alle imprese editrici di quotidiani e di periodici e alle imprese editrici di libri, dell’8% della spesa sostenuta nell’anno 2019 per l’acquisto della carta.

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