Se il padre non versa l’assegno nell’importo dovuto e alle scadenze stabilite, la madre può ottenere l’affidamento esclusivo dei minori?
Alcuni genitori, dopo la separazione o il divorzio, si dimenticano completamente non solo del proprio ex coniuge, ma anche dei loro figli. Li trascurano, se ne disinteressano e, guarda caso, non pagano neppure l’assegno di mantenimento stabilito dal giudice in favore dei figli minori. Se vivi questa situazione, ti chiederai se chi non paga il mantenimento perde l’affido dei figli.
Devi sapere che, di solito, i giudici stabiliscono l’affidamento condiviso, ma in casi estremi possono disporre l’affido esclusivo all’unico genitore che risulta in grado di occuparsi della prole. Con l’affidamento esclusivo, l’altro genitore viene escluso dalle scelte più importanti per la vita e la crescita del bambino: non potrà più intromettersi in queste decisioni fondamentali.
È un rimedio drastico, ma si rivela molto più efficace della classica (e spesso inutile) querela per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare: la perdita dell’affido dei figli comporta a carico di chi non paga il mantenimento conseguenze molto più durature e profonde di un’eventuale condanna penale.
Sono sempre più frequenti i casi di giudici italiani che accolgono senza esitazioni le domande di affidamento esclusivo basate sull’omesso pagamento del contributo di mantenimento dei figli minori, quando l’inadempimento è ingiustificato e perdurante. Come ha affermato la più recente pronuncia intervenuta sul tema, emessa dal tribunale di Velletri, in provincia di Roma, si tratta di un inadempimento molto grave, perché mette in evidenza il totale disinteresse del genitore alle esigenze di cura, educazione ed istruzione dei propri figli.
Quando si dà un figlio in affido esclusivo?
Quando avviene una separazione coniugale, la regola generale è quella dell’affidamento condiviso dei figli minori ad entrambi i genitori. In questo modo, si preserva il principio di bigenitorialità, che consente ai bambini di mantenere un rapporto sereno ed equilibrato sia con la madre sia con il padre.
Con l’affidamento condiviso i due genitori potranno adottare, di comune accordo, tutte le decisioni più importanti che riguardano la vita, la crescita, la salute, l’istruzione e l’educazione dei loro figli minori, come la scuola da frequentare, i luoghi dove trascorrere le vacanze, gli sport da praticare, il pediatra da scegliere, le terapie mediche necessarie per curare determinate malattie.
L’eccezione a questa regola generale è l’affidamento esclusivo dei figli ad un solo genitore. Questa scelta viene compiuta dal giudice quando ritiene che l’affidamento condiviso sia contrario agli interessi del minore, ad esempio quando uno dei due genitori si dimostra incapace di provvedere adeguatamente ai figli o pone in atto comportamenti che potrebbero nuocergli, come violenze ed abusi.
Cosa comporta l’affidamento esclusivo?
Con l’affidamento esclusivo, la responsabilità genitoriale sarà esercitata dal genitore al quale i figli vengono affidati. I poteri dell’altro genitore sono notevolmente limitati: potrà soltanto vigilare sulle scelte compiute dall’ex coniuge che riguardano la salute e l’educazione dei minori e rivolgersi al giudice, se crede che il genitore affidatario esclusivo abbia adottato decisioni contrarie all’interesse e al benessere dei figli.
A seguito della declaratoria di affidamento esclusivo permane comunque l’obbligo di versare l’assegno di mantenimento negli importi stabiliti e alle rispettive scadenze fissati nell’originario provvedimento di separazione o di divorzio.
Cosa fare se l’ex non paga il mantenimento?
Se l’ex coniuge non versa l’importo dell’assegno di mantenimento dovuto, esistono molteplici rimedi, sia civili sia penali. In estrema sintesi, potrai pignorare i beni o lo stipendio o la pensione dell’ex coniuge obbligato, agendo anche direttamente presso il suo datore di lavoro o ente pensionistico, e potrai denunciarlo per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare.
Tra le azioni civili che puoi proporre in caso di mancato pagamento dell’assegno di mantenimento c’è anche la richiesta di affidamento esclusivo dei figli minori.
Affido esclusivo figli per omesso pagamento del mantenimento: quando?
Per supportare la domanda di affidamento esclusivo dei figli minori per omesso pagamento del mantenimento, tieni presente che l’inadempimento all’obbligo di versamento non dovrà essere saltuario, bensì protratto e perdurante per un apprezzabile lasso di tempo, almeno di alcuni mesi. Infatti, il motivo principale che induce i giudici ad accogliere la richiesta è la constatazione del totale disinteresse verso i figli da parte del genitore che li sta trascurando, sia affettivamente sia economicamente: il mancato versamento dell’assegno di mantenimento ne è la prova, se non è incolpevole.
Per la Corte di Cassazione il mancato versamento dell’assegno di mantenimento in favore dei figli minori è un dato eloquente dell’inidoneità del genitore inadempiente «ad affrontare quelle maggiori responsabilità che l’affido condiviso comporta anche a carico del genitore con il quale il figlio non coabiti stabilmente»: perciò, in deroga al principio di bigenitorialità, in questi casi il giudice può revocare l’affidamento condiviso e disporre l’affidamento esclusivo dei figli all’unico genitore che provvede a loro.